giovedì 26 maggio 2016

Destini del Piruvato e complesso Piruvato deidrogenasi: uno sguardo d'insieme


Si tratta chiaramente di una visione globale dell'intricato processo: il complesso è meravigliosamente architettato e di grandi dimensioni (massa molecolare di qualche milione di dalton), inoltre il meccanismo catalitico è molto raffinato: il piruvato viene dapprima decarbossilato a opera dell'enzima E1, associato alla TPP: si forma così CO2 e idrossietil TPP (HETPP). La lipoamide, il gruppo prostetico di E2 contribuisce al trasferimento dell'unità  bicarboniosa dall'HETPP al CoA: la forma ossidata della lipoamide accetta il gruppo idrossietile dall'HETPP. Durante il trasferimento, la lipoamide viene ridotta e il gruppo idrossietile viene trasformato in gruppo acetilico, per formare acetildiidrolipoamide. Trasferendo il gruppo acetilico al CoA, si forma l'acetil CoA. Come ultima cosa, la terza unità enzimatica del complesso, E3 (DLDH), riossida la lipoamide, utilizzando il FAD che a sua volta, come FADH2, viene ossidato dal NAD+.

Molti gli aspetti interessanti. Quello che maggiormente ha interesse per me è questo "anomalo" trasferimento di elettroni : solitamente il FAD ha proprio la funzione di ricevere elettroni dal NADH/H+ ! E' chiaro che il fatto che il FAD sia associato all'enzima (DLDH è una flavoproteina) determina una variazione nel suo potenziale di trasferimento di elettroni.

Una maniera divertente e creativa per considerare gli aspetti evidenziati in questo post la trovate QUI

Come ogni aspetto della vita, però, esiste anche  un risvolto drammatico: il deficit di Piruvato deidrogenasi, dovuto a una  condizione genetica alterata rispetto alla norma, compromette il regolare svolgimento del metabolismo glucidico, determinando, in particolare, accumulo di acido lattico nei tessuti. In seguito a ciò, i muscoli e il cervello risultano gravemente colpiti, soprattutto in età infantile. Nella forma neonatale, la prognosi è infausta.

Recentemente si è iniziato a guardare a questa malattia con qualche speranza: il fenilbutirrato potrebbe agire favorevolmente sull'attività dell'enzima (Brunetti-Pierri) .

Naturalmente non mancano i riferimenti web:
1) Orphanet
2) Il giardino degli angeli
3) Osservatorio malattie rare

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ultimo aggiornamento : 28 maggio 2016




2 commenti:

  1. Mi spiace... per me è come se avessi scritto in arabo... Capisco che il processo è importante, ma non capisco di che processo trattasi... Per farti capire: tra il classico e lo scientifico, io sto dalla parte del classico... Non solo sono ignorante in materia ma faccio anche molta fatica a comprenderla. :(
    Buona serata comunque! :))

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  2. Consolati: non è detto che si debba sapere o comprendere ogni cosa. E' importante sapere di quelle cose che ci sono utili nella vita di ogni giorno, nel lavoro, nelle nostre passioni e interessi... Tutte le altre, e sono per forza tante, rappresentano la nostra lussuosa spiaggia privata: lì possiamo dire "bello, a questo ci pensa qualcun altro". Possiamo permettercelo, credimi.

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